Reiki nei reparti oncologici
TORINO
Il reiki in ospedale produce benessere psico-fisico e riduzione del dolore in quasi tutti i pazienti a cui viene praticato. Lo si
evince dai risultati ottenuti sui 27 pazienti del day hospital oncologico delle Molinette di Torino trattati tra settembre 2004 a
giugno 2005 dai volontari dell’ associazione Cerchiodiluce. L’ esperienza è stata giudicata utile, tanto che ora parte un secondo
corso di formazione per operatori reiki volontari da inserire in ospedale.
Lo studio effettuato sull’ efficacia del reiki - pratica orientale di contatto con le mani abbinato alla meditazione - in integrazione
alle terapie nei pazienti con neoplasie avanzate (che hanno tenuto un diario su cui appuntavano tutti gli effetti percepiti) rivela
che i 94 trattamenti eseguiti hanno portato beneficio nel 98% dei casi. Il benessere è prodotto da un effetto di rilassamento,
accompagnato da una piacevole sensazione di calore e da un notevole miglioramento dell’ umore: lo stato emotivo di tranquillità
in alcuni casi si protrae anche per alcuni giorni successivi al trattamento.
Nel dieci per cento dei casi analizzati si è anche rilevata una diminuzione della sintomatologia dolorosa, anche se non vi sono
dati rispetto alla terapia antidolorifica assunta o meno dai pazienti. Alcuni pazienti hanno riferito anche di aver notato un
miglioramento della qualità del sonno.
I dati di questo studio confermano che il reiki influisce positivamente sia come aiuto psicologico nell’ affrontare le terapie, negli
stati d’ ansia e depressione, sia come supporto integrativo al trattamento antalgico.
I trattamenti prevedevano quattro sedute gratuite per ogni paziente indicato dal personale infermieristico, in tutto ventisette (19
donne), di età compresa tra i 30 e i 70 anni. Per otto malati le terapie in day hospital si sono interrotte prima. «Partendo da
questa analisi dei dati in nostro possesso - dicono i volontari di Cerchiodiluce - è nata l’ idea di continuare il progetto. La
raccolta d’ informazioni verrà effettuata con una nuova scheda che ci permetta di valutare in modo più sistematico i risultati».
Sabato verrà presentato un nuovo corso per operatori reiki volontari all’ ospedale Molinette di Torino.
Tratto da: http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200702articoli/1320girata.asp
REIKI E TERAPIA DELL' EMICRANIA
Le tecniche di rilassamento come trattamento integrativo nella cura del dolore:
Azienda Ospedaliera ‘Ospedale San Carlo Borromeo’, Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Milano
*Dipartimento di Scienze Medico Chirurgiche, San Donato, Universita degli Studi di Milano
L’emicrania in Italia. La prevalenza di emicrania e stimata tra l’8 e il 16%, con un valore assoluto di 5,5 milioni di persone sofferenti, per la
maggioranza donne in eta media. Il 30-40% dei soggetti trattati farmacologicamente continua a presentare attacchi di emicrania, nonostante
l’ampia varieta e la potenza dei farmaci a disposizione (1).
Presentazione della tecnica e background ideologico
Reiki, che ha le sue radici nel buddismo tibetano, e un antico e semplice metodo di cura tramite il tocco delle mani. Si tratta di una tecnica
“dolce”, di rilassamento ed analgesia, efficace nella terapia del dolore di qualunque tipo (operatorio, reumatico, vascolare, oncologico, etc),
nell’assistenza pre- e post-operatoria, durante i trattamenti chemio e radioterapici, nel malato oncologico avanzato e terminale, negli stati di
stress e nella depressione.
Reiki viene classificato dal National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM, National Institute of Health) tra le terapie
energetiche della “biofield medicine”
nell’ambito della medicina delle energie sottili, che ha la possibilita non solo di curare la malattia a livello fisico, ma anche di agire sugli elementi
psicoenergetici della personalita, promuovendo la reintegrazione e il riallineamento del complesso corpo-mente-spirito (2-6). Come tecnica di contatto manuale (Touch Therapy), Reiki si puo collocare tra le piu efficaci tecniche di distensione e rilassamento. Durante la seduta Reiki,infatti, si ottiene un rilassamento profondo con riduzione dell’ansia, della pressione arteriosa sistolica e della tensione dei muscoli del collo, el’aumento delle IgA salivari (7).
SCOPO
Scopo principale del presente studio e verificare se Reiki, in supporto alla terapia farmacologia convenzionale, e in grado di: a) ridurre la
frequenza di attacchi di emicrania, la intensita e la durata del dolore, e migliorare la qualita di vita del soggetto sofferente di emicrania (end
points di efficacia); b) ridurre il numero di giornate lavorative perse, e il ricorso a prestazioni sanitarie (end points di efficienza).
MATERIALI E METODI
Pazienti e caratteristiche dello studio. Sono stati arruolati 38 pazienti affetti da emicrania diagnosticata secondo i criteri della International
Headache Society (8), di eta compresa tra 18 e 50 anni, con diagnosi di emicrania accertata da almeno 12 mesi e con almeno 3 attacchi al mese.
di seguito:
Eta media: 37 anni
Sesso (F): 97 %
Titolo di studio: laurea o diploma, 61 %
Frequenza di attacchi di emicrania /mese: 10
Intensita media del dolore durante l’attacco: leggero-moderato, 65 %; intenso-invalidante, 35 %
Durata media del dolore durante l’attacco: >4 ore, 75 % dei pazienti
Drop out: 2
Si tratta di uno studio pilota, prospettico, osservazionale, che valuta tre momenti: a) basale, b) alla conclusione del ciclo Reiki, c) 6 mesi dalla
conclusione del ciclo Reiki (follow up). Ciascun ciclo e composto da 8 trattamenti completi Reiki, effettuati a cadenza settimanale (due mesi di
trattamento).
Materiali e metodi. Cartella informatizzata per la raccolta dei dati clinici. Test psicologici per la qualita della vita: Beck Depression Inventory
(BDI) (3 momenti osservazionali: basale, alla conclusione e a 6 mesi dalla conclusione del ciclo Reiki) e Minnesota Multiphasic Personality
Inventory (MMPI) per isteria, ipocondria e depressione (basale e a 6 mesi dalla conclusione del ciclo Reiki). Analisi statistica della varianza per
variabili parametriche (test di Student) e non parametriche (χ2), per le differenze intraindividuali.
RISULTATI
In Tabella I viene riportato l’andamento del numero di attacchi di emicrania al mese, il numero di giornate lavorative perse e di visite mediche,
prima del ciclo Reiki, dopo il ciclo e a 6 mesi di distanza dalla fine del ciclo Reiki (follow up).
Tabella I. Frequenza degli attacchi di emicrania/mese e parametri di efficienza del trattamento (media
End points di efficacia: frequenza di attacchi al mese (giorni) 10.3・}6.0 5.5・}4.9 (p<0.0001) 4.8・}5.0 (p<0.0001)
End points di efficienza:
1) giornate lavorative perse negli ultimi 6 mesi 4.9・}8.6 = 0.8・}2.3 (p<0.01)
durante i due mesi del ciclo = 0.2・}0.4 (p<0.01) =
2) visite mediche negli ultimi 6 mesi 3.2・}3.1 = 0.3・}0.9 (p<0.01)
durante i due mesi del ciclo = 0.1・}0.2 (p<0.0001) =
In Figura 1 e 2 vengono riportate durata e intensita degli attacchi di emicrania nei tre momenti osservazionali. I valori sono espressi come %
delle diverse categorie. Le differenze tra valori basali, fine ciclo e follow up sono altamente significative (p<0.0001).
Le sedute Reiki determinano uno stato di rilassamento valutabile come “medio-profondo” e ingenerano uno stato di “benessere-grande
benessere” alla fine della seduta nell’85-90 % dei pazienti. Sono molto gradite dai pazienti, che esprimono il loro gradimento con un voto pari a
9,4 (score da 0 a 10).
CONCLUSIONI
Il presente studio osservazionale dimostra che Reiki e un’ottima tecnica di rilassamento ed analgesia. e che, in supporto alla terapia
farmacologica convenzionale, e in grado di ridurre:
la frequenza di attacchi 1. di emicrania del 50%
2. l’intensita e la durata di ciascun attacco
3. la depressione che accompagna lo stato di malattia
4. il numero di giornate lavorative perse e il ricorso a visite mediche
I benefici apportati da un ciclo di 8 sedute settimanali di Reiki perdurano per almeno sei mesi dalla conclusione del ciclo stesso.
BIBLIOGRAFIA
1. Roncolato M, Arpinelli F, Fabbri I, et al. The cost of the migraine patient in Italy. J Headache Pain 2000;1:173-7.
2. Bullock M. Reiki: a complementary therapy for life. Am J Hosp Palliat Care 1997; 14:31-33.
3. Olson K, Hanson J. Using Reiki to manage pain: a preliminary report: Cancer Prev Control 1997; 1:108-13.
4. Olson K, Hanson J, Michaud M. A phase II trial of Reiki for the management of pain in advanced cancer patients.
5. Alandydy P. Using Reiki to support surgical patients. J Nurs Care Qual 1999; 13:89-91.
6. Snyder JR. Therapeutic touch and the terminally ill: healing power through the hands. Am J Hosp Palliat Care 1997; 14:83
7. Wind Wardell D, Engebretson J. Biological correlates of Reiki Touch healing. J Advanced Nursing 2001;33:439-45.
Headache Classification Committee of the International Headache Society: Classification an
Redattore: Aldo Campana
L. Merati, C. Brianzoli, F. Barbagelata, C. Borghi, L. Colombo, *E. Cofrancesco
Per le ricerche svolte sul reiki e i suoi benefici rimando ai seguenti link:
Ci sono veramente degli articoli interessanti!